martedì 31 marzo 2020

Mito e arte per il DANTEDI'


In occasione della giornata dedicata a Dante Alighieri istituita quest’anno nella sua prima edizione programmata per il 25 marzo 2020, le docenti Santarsiero Laura per le discipline letterarie e Milena Ferrandina per le discipline artistiche intendono celebrare il sommo poeta con un’attività interdisciplinare volta all’approfondimento del tema “il mito e l’arte nella Commedia dantesca”.
Nell’ambito della settimana di programmazione incentrata sull’UdA dal titolo Capire per costruire e dedicata nello specifico al testo descrittivo per quanto riguarda la trattazione dell’italiano, si è pensato di analizzare il mito di Dafne a Apollo, la descrizione che viene fatta dei due personaggi e il significato simbolico di ciò che hanno rappresentato, in particolare quello dell’alloro.
Come questo possa collegarsi a Dante è presto detto.
Il viaggio di Dante è un viaggio di speranza a lieto fine e ce lo ricorda continuamente anche la scelta del titolo che l’autore diede all’opera. Il suo viaggio fu per l’epoca il viaggio di chiunque stesse vivendo un disagio interiore e mai come ora penso che gli italiani vivano lo stesso stato d’animo.
L'Italia adesso si ritrova a vivere, tutta, un disagio che si spera sia un "viaggio" di rinascita, una commedia appunto con un inizio difficile e un lieto fine.
Tutto inizia con l'Inferno che i nostri ragazzi, purtroppo, stanno conoscendo per la prima volta nella loro giovane vita, le restrizioni, i divieti, l'impossibilità di sentirsi liberi, costretti in casa non essendo abituati e lontani dalle loro certezze: gli amici, che a quest'età sono fondamentali. Dante ci insegna che tutto ciò che ha un inizio così difficile avrà un epilogo lieto; ci insegna attraverso la sua più grande opera, a credere che tutto passa e anche le cose peggiori, le paure più profonde possano essere sconfitte con l'impegno e la tenacia. Dante tentenna, piange, a volte sviene durante il suo viaggio ma il suo maestro è lì con lui, lo esorta a perseguire un obiettivo, raggiungere il monte della speranza, è lì che troverà tutte le risposte e avrà salvezza. Dunque, Dante come esempio di resilienza: il padre della lingua italiana diventa padre di esperienza immaginaria che dovrebbe compiere ognuno di noi italiani impegnati nella commedia della vita.
La mitologia poi è stata la risposta a ciò che nel passato non aveva una spiegazione scientifica e infatti essa spiega l'origine di molte cose. Nella Commedia di Dante il mito abbonda poiché la sua opera tratta di un viaggio immaginario nei regni dell'oltretomba dove appunto l’autore incontra molte figure mitologiche, alcune già note agli alunni di prima avendone trattato i racconti sia in classe reale che in quella virtuale. La storia di Orfeo ed Euridice è un esempio di chi scende negli Inferi, il regno dei morti, (in questo caso protetto da Cerbero, il cane a tre teste), per ritrovare qualcosa o qualcuno: Orfeo l'amata moglie Euridice mentre Dante percorre un viaggio per ritrovare
se stesso.

Non è il solo esempio, il mito di Dafne e Apollo che abbiamo analizzato sia in italiano che in arte, è ricordato in molte parti della Commedia.  Nel canto VI dell'Inferno si fa riferimento a Dafne come simbolo di rinuncia alla vita che diventa però, trasformandosi in albero sempreverde, l'alloro appunto, segno di gratitudine da parte di Apollo per il sacrificio offerto, tanto da diventare la pianta a lui cara. Nell'Inferno di Dante però la metamorfosi in pianta ha un altro significato, per la legge del contrappasso infatti coloro che hanno rinunciato alla vita volontariamente vengono condannati a diventare piante radicate a terra saldamente ed eternamente, come a dire che siccome hanno tagliato le radici della vita reale, sono "radicati" e dannati con quella punizione per sempre.
Il riferimento ad Apollo si troverà anche nel canto I del Paradiso che rappresenta la fine di questo viaggio difficile che Dante ha compiuto attraverso i tre regni e nell'apprestarsi a completare questo percorso e poterlo descrivere dal punto di vista sia soggettivo che oggettivo chiede ad Apollo di aiutarlo nell'impresa con un verso significativo:

13-15 O buono Apollo, a l'ultimo lavoro
fammi del tuo valor sì fatto vaso,
come dimandi a dar l'amato alloro.

Dante qui si rivolge ad Apollo, per chiedergli di aiutarlo a completare la sua opera infondendogli la virtù poetica come fosse un vaso da riempire così da meritare una corona d'alloro, definita “amato alloro” perché era proprio la pianta in cui fu tramutata Dafne, la quale era amata appunto da Apollo.

L’Arte nella Commedia Dantesca

La cultura del sommo poeta viene da molti definita “enciclopedica”. Ritroviamo costantemente nelle sue opere conoscenze non soltanto letterarie e filosofiche, ma anche geografiche, mitologiche, astrologiche e artistiche. Dante è rispetto all’arte punto di partenza, di certo, perché ha fornito materia sempre viva all’immaginazione degli artisti. Innumerevoli sono stati, attraverso i secoli, gli illustratori di Dante e in particolare dei contenuti della Divina Commedia, la quale certamente si presta alla rappresentazione grafica per la molteplicità e varietà di situazioni, personaggi e riferimenti; Il rapporto tra Dante e l’arte figurativa è fondamentale per riflettere sui diversi temi accennati in capo a codesto scritto, ma anche per riflettere sul suo contributo al concetto di “bello”, di “grazia”, di “conoscenza”.   
In questa giornata dedicata al grande poeta in tutta Italia, abbiamo ritenuto fondamentale che i nostri ragazzi apprezzassero l’opera nelle sue più interessanti sfaccettature.
Innanzitutto che ammirassero il volto di Dante che ha ispirato artisti di ogni epoca, dal più antico ritratto documentato di scuola giottesca affrescato nel Palazzo dell'arte dei Giudici e Notai di Firenze, al Dante rivolto verso il Purgatorio, di Agnolo Bronzino oggi conservato nella National Gallery of Art di Washington, fino a raggiungere il più conosciuto, il Ritratto di Dante di Sandro Botticelli oggi a Ginevra. Poi una serie di immagini, dalla raffigurazione dell’Inferno, al mito di Orfeo e Euridice, fino a giungere al grande Apollo, che aiuta Dante nella grande impresa.
L’arte, quindi, impadronendosi del poema dantesco, entra nella memoria visiva degli alunni per contestualizzarla nelle diverse epoche e per fornire, al tempo stesso, gli strumenti perché essa diventi comprensibile e riconoscibile.  La serie di opere descritte nei particolari renderà il viaggio nella Divina Commedia qualcosa di straordinario ed emozionale che parte dalla tragicità dell’Inferno per arrivare alla sublime visione del Paradiso.


L’attività si completerà nella giornata del 25 marzo con un quiz interdisciplinare che verterà sugli argomenti presi in esame, sia dal punto di vista letterario che artistico. Si invita alla partecipazione chiunque voglia cimentarsi in questo percorso emozionale.


https://kahoot.it/

Questo è il link su cui bisogna andare per giocare a "Il mito e l'arte nella Commedia dantesca"

Il codice di gioco è 0354792

Musica


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