lunedì 22 giugno 2020

Video attività didattica inglese



Attività interdisciplinare di inglese e italiano della prof.ssa Savino Michela 
Classe: 1^ A Accettura
HOPE
    IL VASO DI PANDORA E IRIS, LA DEA DELLA SPERANZA
The Pandora's Box and the Myth of Iris, goddess of rainbow and symbol of hope”

In questa lezione multidisciplinare, che coinvolge italiano, mitologia e inglese, abbiamo studiato il mito del vaso di Pandora e di Iris, dea dell'arcobaleno e simbolo di speranza. 
Abbiamo affrontato il tema del mito e la sua morale da una prospettiva contemporanea e "attuale", analizzando il periodo storico che stiamo vivendo attraverso gli occhi della "resilienza" e della “speranza” in un futuro "migliore" anche se probabilmente diverso da quello che ci si aspettava.

I ragazzi, dopo aver studiato il mito e la sua morale con la professoressa Santarsiero Laura, docente di italiano, hanno letto e compreso, con la guida della sottoscritta, una presentazione powerpoint in cui veniva esposto in lingua inglese il mito del vaso di Pandora e della dea Iris.
Ai ragazzi è stato assegnato il compito di tradurre in italiano una vignetta in lingua inglese, che rappresenta il mito del vaso di Pandora.
Ognuno di loro ha inserito la traduzione del testo negli spazi appositi, avendo ricevuto due file, una immagine completa di testo in inglese raffigurante il “viaggio” del vaso di Pandora, ed una immagine “gemella”, in cui mancava il testo. In seguito, prendendo spunto dal podcast narrante il mito in italiano, che avevano ascoltato durante la lezione di mitologia, i ragazzi hanno estrapolato dal brano tutte le parole che si riferivano alle “brutture” fuoriuscite dal vaso e, su un cartoncino colorato diviso a metà, le hanno esposte in forma di elenco con la rispettiva traduzione in inglese; nell’altra metà del cartoncino hanno invece riportato tutte le parole che esprimevano il senso contrario (ad es. rabbia = anger ——> gioia = L’ultima parola sulla quale hanno poi dovuto riflettere è la parola “hope” (speranza), che incarna la morale del mito, essendo l’ultima entità venuta fuori dal vaso, a simboleggiare un contraltare riequilibratore, una forza positiva come unico e salvifico rimedio a tutti i mali del mondo.
Nella seconda parte di questa lezione, partendo dalla parola “hope”, si espone in lingua inglese il mito della dea iris, dea dell’arcobaleno e simbolo di “speranza, per l’appunto.

L’arcobaleno è un simbolo molto potente per molte culture e per molti popoli; nel caso della mitologia greca l’arcobaleno rappresenta l’unione tra il cielo e la terra e Iris, come l’arcobaleno, è “il ponte” che lega e unisce la vita al sogno.

Ho scelto di veicolare questo messaggio assegnando agli alunni l'ascolto e l’analisi del testo del brano “Somewhere over the rainbow”, celeberrima canzone interpretata da Judy Garland.

La canzone, scritta per la versione cinematografica de “Il mago di Oz” nel 1938 (The Wizard of Oz), è un inno alla speranza. Il brano è stato composto alla fine anni ‘30, gli anni della “Grande Depressione”, “as a reminder that a better tomorrow will come” (come esortazione ad avere speranza dal momento che un futuro migliore arriverà).
Il brano in questione è stato reinterpretato da artisti di tutte le epoche, ed ha quindi numerosissime versioni.
Ho chiesto ai ragazzi di ascoltare alcune di queste numerose versioni e di scegliere quale fosse quella che volevano diventasse la colonna sonora di questo “strano periodo”.
La selezione compiuta dagli alunni ha decretato come vincitrice la versione di Israel Kamakawiwo’ole (conosciuto col nome di Braddah IZ) diventato famoso per la sua interpretazione del brano in questione con l’l’ukulele. Gli alunni hanno tutti riconosciuto il brano al primo ascolto, pur essendo un brano molto datato, ma è stato soltanto in seguito all’analisi approfondita del testo che ne hanno compreso davvero il senso. Ecco qui di seguito il video con i lavori prodotti dagli allievi della classe  1^ di Accettura.






lunedì 8 giugno 2020

PROGETTO TEATRO RIVISITATO



                                                  PROGETTO TEATRO RIVISITATO  


             Immagine della copertina da Book Creator
                                                                        Attività candidata come evento web a "Il Maggio dei libri"

Il progetto di questo e-book è nato da quella che sarebbe stata una rappresentazione teatrale organizzata per e con gli alunni della classe I A secondaria di Accettura. Si tratta di un lavoro che ha richiesto molto impegno per diversi aspetti, ed è nato dall’interesse condiviso con la tutor Paola Mandile, per la drammatizzazione, ritenuta da entrambe una metodologia di eccezione, valida per favorire l’espressione e la comunicazione dell’autonomia, dell’affettività e delle relazioni.
E’ risaputo, infatti, che l’espressione teatrale riesca a favorire il superamento dei problemi che normalmente accompagnano la crescita: la timidezza, il cattivo rapporto con il corpo in mutamento, l’eccessiva aggressività. L’esperienza teatrale inoltre, stimola le diverse forme di apprendimento, potenziando ed indirizzando energie creative ed alimentando al contempo il gusto estetico ed artistico.
Il progetto è stato inserito nell’ambito della trattazione della favola e della fiaba come argomento di studio in italiano, la mia disciplina di insegnamento, per poi passare alla favola francese di “Le Petit Chaperon Rouge” di Charles Perrault (la disciplina di insegnamento della docente tutor). Prendendo anche spunto dal grande maestro Gianni Rodari, di cui ricade quest’anno il centenario dalla sua nascita, è stato favorito un primo approccio al genere. Ho fatto scrivere agli alunni alcune storie che prendessero in considerazione il punto di vista "altro" dei racconti, quello mai preso in esame, ed ecco che ne sono venuti fuori dei racconti di paesi al contrario dove a parlare sono il cielo, lo smog e gli animali, con storie di personaggi e vicende sottosopra, in un mondo dove tutto ha parola.
Leggendo di queste strane avventure, gli alunni si sono entusiasmati al punto da voler approfondire l’argomento, e leggendo un libro di Silvia Roncaglia dal titolo “Uffa, Uffa!” (tipica espressione di bambini e adolescenti alle prese con incombenze domestiche e voglia di trasgressione ai doveri), è venuta fuori l’idea di rappresentare teatralmente questo racconto dove un lupo, che sogna di mangiare una bimba col cappuccio rosso, rinuncia successivamente a questa idea nella speranza di imbattersi in tre porcellini per poterli mangiare, ma finisce con l’invecchiare in una casetta che a sua volta sognava di essere abitata da un porcellino roseo e grassottello.
Insomma una storia dove tutti hanno parola e anche le casette, che nella storia originale hanno un ruolo passivo, mostrano invece di avere un sogno da realizzare.
Tutta la storia sarebbe stata rappresentata nella ex biblioteca comunale di Accettura, nei confronti della quale, gli alunni della classe prima hanno mostrato grande interesse arrivando addirittura a richiedere al Signor Sindaco di riaprirla, offrendosi come volontari. La rappresentazione in quel luogo, avrebbe avuto indubbiamente un "sapore" del tutto particolare (visto che la vicenda inizia proprio gustando una torta di mele), in quanto avremmo accolto gli spettatori, offrendo loro una fetta di torta di mele (preparata dalle mamme degli alunni) un modo, questo, di invitare tutti i presenti a vivere con gusto l’esperienza teatrale e culturale dell’immersione nel libro che avremmo rappresentato. 
La biblioteca, casa della cultura, avrebbe accolto dei ragazzi desiderosi di voler mostrare, che ciò che si trova nei libri, può prendere vita, ma aimè siamo stati chiamati a rispondere a nuove esigenze e trasformare una rappresentazione teatrale in qualcosa di diverso e di fruibile ai tempi del Covid-19, è nato così un e-book. Nonostante le nuove modalità didattiche, non abbiamo voluto rinunciare all’idea di realizzare un prodotto che coinvolgesse gli alunni nella lettura recitata delle battute assegnate a ciascuno di loro. Dopo un provino svolto in modalità di videochiamata, con tanto di ciak da regista, abbiamo dato inizio ai lavori.  Ognuna delle parti è stata assegnata in funzione delle spiccate propensioni mostrate: c’è un lupo con il suo bel temperamento, Cappuccetto Rosso che recita con disinvoltura addirittura in francese, tre casette che mostrano ognuna la sua particolare caratteristica da cui emerge un attaccamento alla vocazione rurale del territorio, una mamma e la sua bambina che amano rispettivamente la fantasia e il rituale della lettura cara ad entrambe e tre narratori d’eccezione che hanno il compito di introdurre, con la loro voce sicura,  coloro che si approcciano a questa sorta di audiolibro illustrato. Sono stati, infatti, registrati tutti gli audio corrispondenti alle varie battute: è stato un lavoro importante che ha visto gli alunni impegnarsi in attività di lettura espressiva, immaginando di calarsi nei panni dei vari personaggi. La limitazione nell’uso del corpo si è rivelato il punto di forza, perché ciò ha spinto gli alunni a proporre una soluzione artistica che permettesse di sopperire alla mancanza di fisicità attraverso dei disegni, che hanno già di loro, il potere evocativo dell’immaginazione, a questo si è affiancato un lavoro ben più importante che è stato quello dell’attenzione alla dizione, al linguaggio espressivo, alle sfumature della voce e all’enfasi piuttosto che al linguaggio non verbale e alla preparazione di costumi che, in una rappresentazione in presenza, avrebbero distolto un po’ l’attenzione dalla capacità degli alunni di interpretare il testo e di farlo proprio.

                                                                              Buon ascolto e buona visione
                                                                                Prof.ssa Santarsiero Laura


https://read.bookcreator.com/ErL82Ub5SxYSeGoWzUNqeJRXpBp1/QN4IkyB3TcWX4ki524meWw

sabato 6 giugno 2020

ARRIVEDERCI E BUONE VACANZE!!!


                                               
ARRIVEDERCI E BUONE VACANZE!!!

                                         

DIARIO DI QUARANTENA


                                            DIARIO DI QUARANTENA 


Quali sensazioni avete provato? Quali emozioni e quali paure vi hanno accompagnato durante questo lungo periodo trascorso a casa? Quali speranze avete per il futuro? Questo diario le raccoglierà tutte e potrà permettervi di inserirle nel cassetto dei ricordi insieme alle cose belle e quelle un po' meno belle di questo tempo un po' "sospeso". Stampando il diario e compilandolo, rimarrà la testimonianza delle vostre riflessioni.
                                                                                                                          Buon lavoro!
                                                                                                               Prof.ssa Santarsiero Laura

PROGETTO 'ZERO SPACCATO'_MOSTRA

 Il progetto 'Zero spaccato', realizzato nella seconda parte dell'anno scolastico, ha visto gli alunni entusiasti ed impegnati i...