PROGETTO TEATRO RIVISITATO
Immagine della copertina da Book Creator
Il progetto di questo e-book è nato da quella che
sarebbe stata una rappresentazione teatrale organizzata per e con gli alunni
della classe I A secondaria di Accettura. Si tratta di un lavoro che ha richiesto
molto impegno per diversi aspetti, ed è nato dall’interesse condiviso con la
tutor Paola Mandile, per la drammatizzazione, ritenuta da entrambe una
metodologia di eccezione, valida per favorire l’espressione e la comunicazione
dell’autonomia, dell’affettività e delle relazioni.
E’ risaputo, infatti, che
l’espressione teatrale riesca a favorire il superamento dei problemi che
normalmente accompagnano la crescita: la timidezza, il cattivo rapporto con il
corpo in mutamento, l’eccessiva aggressività. L’esperienza teatrale inoltre,
stimola le diverse forme di apprendimento, potenziando ed indirizzando energie
creative ed alimentando al contempo il gusto estetico ed artistico.
Il progetto è stato inserito nell’ambito della
trattazione della favola e della fiaba come argomento di studio in italiano, la mia disciplina di insegnamento,
per poi passare alla favola francese di “Le Petit Chaperon Rouge” di Charles
Perrault (la disciplina di insegnamento della docente tutor). Prendendo anche spunto dal grande maestro Gianni Rodari, di
cui ricade quest’anno il centenario dalla sua nascita, è stato favorito un primo
approccio al genere. Ho fatto scrivere agli alunni alcune storie che
prendessero in considerazione il punto di vista "altro" dei racconti,
quello mai preso in esame, ed ecco che ne sono venuti fuori dei racconti di
paesi al contrario dove a parlare sono il cielo, lo smog e gli animali, con
storie di personaggi e vicende sottosopra, in un mondo dove tutto ha parola.
Leggendo di queste strane avventure, gli alunni si
sono entusiasmati al punto da voler approfondire l’argomento, e leggendo un
libro di Silvia Roncaglia dal titolo “Uffa, Uffa!” (tipica espressione di
bambini e adolescenti alle prese con incombenze domestiche e voglia di
trasgressione ai doveri), è venuta fuori l’idea di rappresentare teatralmente
questo racconto dove un lupo, che sogna di mangiare una bimba col cappuccio
rosso, rinuncia successivamente a questa idea nella speranza di imbattersi in
tre porcellini per poterli mangiare, ma finisce con l’invecchiare in una
casetta che a sua volta sognava di essere abitata da un porcellino roseo e
grassottello.
Insomma una storia dove tutti hanno parola e anche le casette,
che nella storia originale hanno un ruolo passivo, mostrano invece di avere un
sogno da realizzare.
Tutta la storia sarebbe stata rappresentata nella ex
biblioteca comunale di Accettura, nei confronti della quale, gli alunni della
classe prima hanno mostrato grande interesse arrivando addirittura a richiedere
al Signor Sindaco di riaprirla, offrendosi come volontari. La rappresentazione
in quel luogo, avrebbe avuto indubbiamente un "sapore" del tutto
particolare (visto che la vicenda inizia proprio gustando una torta di mele),
in quanto avremmo accolto gli spettatori, offrendo loro una fetta di torta di
mele (preparata dalle mamme degli alunni) un modo, questo, di invitare tutti i
presenti a vivere con gusto l’esperienza teatrale e culturale dell’immersione
nel libro che avremmo rappresentato.
La biblioteca, casa della cultura, avrebbe
accolto dei ragazzi desiderosi di voler mostrare, che ciò che si trova nei
libri, può prendere vita, ma aimè siamo stati chiamati a rispondere a nuove
esigenze e trasformare una rappresentazione teatrale in qualcosa di diverso e
di fruibile ai tempi del Covid-19, è nato così un e-book. Nonostante le nuove modalità didattiche, non
abbiamo voluto rinunciare all’idea di realizzare un prodotto che coinvolgesse
gli alunni nella lettura recitata delle battute assegnate a ciascuno di loro. Dopo un provino svolto in modalità di videochiamata, con tanto di ciak da
regista, abbiamo dato inizio ai lavori.
Ognuna delle parti è stata assegnata in funzione delle spiccate propensioni
mostrate: c’è un lupo con il suo bel temperamento, Cappuccetto Rosso che recita
con disinvoltura addirittura in francese, tre casette che mostrano ognuna la
sua particolare caratteristica da cui emerge un attaccamento alla vocazione
rurale del territorio, una mamma e la sua bambina che amano rispettivamente la
fantasia e il rituale della lettura cara ad entrambe e tre narratori
d’eccezione che hanno il compito di introdurre, con la loro voce sicura, coloro che si approcciano a questa sorta di audiolibro
illustrato. Sono stati, infatti, registrati tutti gli audio corrispondenti alle
varie battute: è stato un lavoro importante che ha visto gli alunni impegnarsi
in attività di lettura espressiva, immaginando di calarsi nei panni dei vari
personaggi. La limitazione nell’uso del corpo si è rivelato il punto di forza,
perché ciò ha spinto gli alunni a proporre una soluzione artistica che
permettesse di sopperire alla mancanza di fisicità attraverso dei disegni, che
hanno già di loro, il potere evocativo dell’immaginazione, a questo si è
affiancato un lavoro ben più importante che è stato quello dell’attenzione alla
dizione, al linguaggio espressivo, alle sfumature della voce e all’enfasi piuttosto
che al linguaggio non verbale e alla preparazione di costumi che, in una
rappresentazione in presenza, avrebbero distolto un po’ l’attenzione dalla
capacità degli alunni di interpretare il testo e di farlo proprio.
Buon ascolto e buona
visione
Prof.ssa Santarsiero Laura
https://read.bookcreator.com/ErL82Ub5SxYSeGoWzUNqeJRXpBp1/QN4IkyB3TcWX4ki524meWw
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